Una personalità problematica materna può lasciare
segni indelebili...
Dalla
lettura di: “ Mamma non farmi male: ombre della maternità” di Marina
Valcarenghi, ed. Mondadori, Milano,2011
Una
lettura interessante, da commentare e da tener presente perché si è madri per
sempre e i nostri figli subiranno per sempre la nostra influenza.
Fin dai tempi della psicanalisi la figura materna è vista come
l’origine dei mali del mondo e non solo delle virtù.
La
madre è colei che volontariamente o involontariamente rovina i propri figli.
Winnicott
parla di madre sufficientemente buona, delineando un’immagine di madre che sa
rispondere istintivamente alle richieste del figlio, che sa quando proporre una
novità e sa di cosa ha bisogno il figlio in quel momento. Non è una madre
perfetta, ma “sufficientemente buona” quindi accettabile, che cerca di fare il
proprio meglio in ogni circostanza. Non esiste una madre che non sbaglia mai,
l’importante è poi fornire esperienze correttive al proprio bambino cercando di
mettersi sempre in discussione.
Ad
esempio, se una madre interpreta qualsiasi pianto del neonato
come fame, non riuscendo poi ad imparare con l’esperienza i diversi bisogni del
suo piccolo e ripropone ogni volta del cibo, non sarà una madre
sufficientemente buona; ma se dopo qualche tentativo capisce il proprio errore
e si rimette “in carreggiata” fornendo dunque esperienze correttive il danno
potrà essere evitato.
…E
se la madre ha una personalità ombrosa e problematica? quanto la personalità di
una madre può influire su quella del figlio?
La
Madre Totale.
Quando
una donna identifica la propria esistenza con la maternità possono aver luogo
una serie di problemi. Le
madri totali sono quelle che affermano di sentirsi pienamente realizzate
con la maternità, che rinunciano felicemente a tutto per i propri figli e che
rivendicano loro una dipendenza legittima da una madre che li ama e che
provvede a tutto. Spesso tali madri ripetono ai
figli:”come è possibile che mi fai questo? Con tutto quello che ho fatto per
te?” ebbene il loro scopo è quello di voler rivendicare
i propri sacrifici per riuscire veder realizzate le proprie aspettative riposte
nei figli. Rinunciano a tutto: amicizie, passioni, lavoro ed anche al marito
che spesso riveste un ruolo marginale in famiglia.
I
figli delle madri totali fanno fatica a separarsi e a liberarsi dalla madre
piovra che cerca di soffocarli con le proprie richieste, chiudendosi in un
rapporto di amore/odio complicato.
Le
figlie o possono diventare suddite della madre e idealizzandola si sforzano di
diventare come lei o decidono di scappare da lei in maniera polemica o piena di
rancore. I maschi probabilmente soffriranno problematiche legate alla scarsa
presenza della figura
paterna, come un’incertezza nell’identità
sessuale e soffriranno per problematiche nei rapporti con le donne. Avranno
difficoltà nell’organizzare la propria vita e potranno avere diverse forme di
dipendenza

Nessun commento:
Posta un commento