venerdì 5 settembre 2014

LA SEPARAZIONE CON I BAMBINI

LA SEPARAZIONE


Tutti conoscono persone, persino nella propria famiglia, che hanno rotto la loro storia o il loro matrimonio. 
Però perché questo problema è tanto frequente oggi?
Le crisi di coppia sono sempre esistite. Il matrimonio non è sempre un “letto di rose”: in ogni relazione di coppia c’è una crisi o si passano momenti difficili, 
Quando si avverto i primi sintomi della crisi è consigliabile  lasciarsi aiutare dagli esperti prima che la situazione sia irreversibile.

COME INFLUISCE SUI FIGLI LA SEPARAZIONE DEI GENITORI?
Se ci sono dei figli, la separazione dei genitori rappresenta un un lutto nella vita del bambino
 Le reazioni che un figlio sperimenta possono variare da un bambino a un altro, però normalmente includono emozioni intense come il timore, la colpa, l’ira…e una grande instabilità e incertezza. La reazione dei figli varia anche in funzione dell’età che hanno al momento della separazione. In generale i figli più sensibili ai problemi psicoaffettivi sono quelli minori di 8 anni. Il bambino di un anno non capirà che cosa succede, però è possibile che intuisca i sentimenti dei suoi genitori. I problemi più frequenti a quest’età comprendono cambi nelle abitudini alimentari (perdere l’appetito o mangiare eccessivamente per nervosismo…), disturbi del sonno (incubi, attacchi di panico notturni, insonnia…), disturbi intestinali (mal di pancia, diarrea…).
Neanche dai 2 ai 6 anni capisce bene che cosa sta succedendo in famiglia. Dal punto di vista evolutivo sono in una tappa egocentrica  Normalmente reagisce mostrandosi più irritabile e mostrando un’eccessiva dipendenza o “mammite”,
Nei bambini più grandi ci può essere una diminuzione dell’ammirazione che avevano per i genitori, possono essere ribelli e propensi a non fidarsi più e a mettere alla prova l’autorità paterna. Tra gli adolescenti le reazioni più frequenti sono o una precoce maturità o al contrario una diminuzione della maturità 

COME AFFRONTARE LE REAZIONE DEI FIGLI
Alcuni bambini mantengono a lungo comportamenti negativi che costituiscono il loro modo di protestare e di ribellarsi contro la situazione; invece di farlo verbalmente e direttamente lo fanno attraverso unaserie di comportamenti negativi tra i quali:
- ho fatto la pipì a letto (comportamenti regressivi)
- se mi volessi davvero bene non mi faresti questo (sentimenti di rifiuto e abbandono)
- cosa mi succederà? (ansia, timore e chiusura)
- non voglio andare a scuola
- sono triste,
- e chi se ne importa? ( negazione e indifferenza)
-  manipolazione dei genitori
COSA FARE PER AIUTARLI?
Dopo il trauma della separazione, anche i genitori hanno bisogno di appoggio, i sentimenti sono in subbuglio e non si è nelle migliori condizioni per aiutare i propri figli. si deve chiedere aiuto a figure esperte su questi temi.

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