sabato 4 ottobre 2014

LA FAMIGLIA DIMENTICATA



Il valore sociale della famiglia è completamente ignorato dallo Stato, che la considera solo come soggetto fiscale e oggetto di predazione.
 I figli sono a totale carico delle famiglie, in quanto gli sgravi fiscalmente riconosciuti non coprono neppure la centesima parte dei costi reali. La famiglia è presa in giro, vilipesa, sempre più allo sfascio. 
I figli, quei pochi che vengono generati, hanno discrete probabilità, risentendo in senso negativo dello sfascio famigliare, di avere difficoltà di apprendimento e di sviluppare forme di depressione .
 Gli asili nido, che, con tutte le tasse che paghiamo, dovrebbero per legge essere disponibili e gratuiti per tutti, sono invece inesistenti e i pochi che si trovano hanno costi insostenibili. 
I genitori sono oggi votati al martirio, costretti a torture quotidiane per cercare di districarsi tra gli orari del lavoro e quelli degli impegni familiari, tra loro perfettamente incompatibili. 
I governi che si sono succeduti nella cosiddetta “seconda repubblica” hanno solo scaldato delle poltrone vivacchiando di sterili esercizi contabili da ragioniere (ottuso), tirando avanti 
Negli ultimi dieci anni i giovani tra i 15 e i 34 anni sono diminuiti di altri due milioni di unità. 
Gli italiani non fanno figli perché le regole sociali che si sono dati non glielo consentono,  e i nonni si avviano a diventare il quadruplo dei nipoti.


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