Bambini, mare e sole
Una volta esisteva la 'colonia elioterapica', dove i
bambini passavano le vacanze, sistemati in fila, canottiera e calzoncini o
gonnellino, al sole come
biscotti nel forno.
Ormai
delle colonie sono rimasti solo gli edifici, lungo la riviera della Romagna o
vicino a qualche lago, eppure non era una trovata sbagliata: i raggi solari fanno
bene ai bambini, aumentano la produzione di vitamina
D (fondamentale per lo sviluppo del sistema scheletrico)
stimolano il metabolismo accelerando
l'attività cellulare (per questo d'estate si dimagrisce più facilmente),
migliorano l'umore e, per finire, rafforzano il sistema immunitario.
Quest'ultima
notizia arriva con le conclusioni di una ricerca realizzata in Belgio proprio
sui bambini: l'esposizione al sole, costante e per tempi prolungati, migliora
la resistenza dei bambini alle malattie infettive tipiche delle comunità
scolastiche.
Istruzioni per l'uso
Le regole di esposizione al sole non sono molto diverse da quelle per gli adulti, anche se ci sono un po' di novità: non è vero che le vacanze al mare per i lattanti sono da proibire; si può andare al mare a qualunque età, anzi spesso fa più caldo in casa che sulla riva del mare. E' evidente che sotto l'anno di vita la 'cottura' è vietata.
Istruzioni per l'uso
Le regole di esposizione al sole non sono molto diverse da quelle per gli adulti, anche se ci sono un po' di novità: non è vero che le vacanze al mare per i lattanti sono da proibire; si può andare al mare a qualunque età, anzi spesso fa più caldo in casa che sulla riva del mare. E' evidente che sotto l'anno di vita la 'cottura' è vietata.
Come
per gli adulti le ore più rischiose vanno dalle 11 alle 17, ma anche in queste
ore è sufficiente far bere spesso il bambino (acqua, succhi di frutta) e
posizionare il bimbo stesso in posizione ventilata. E' bene sempre coprire il
bambino con una maglietta di cotone e con un cappellino ampio e leggero.
All'età di 1-3 anni i piccoli possono cominciare a muoversi e a giocare sulla sabbia e nel mare, protetti da un filtro adeguato (occorre partire da una protezione elevata, ad esempio 30). Dopo i 3 anni e fino ai 7-8, il margine di libertà diventa più elevato, ma è comunque sempre opportuno fare una pausa all'ora di pranzo e ritirarsi all'ombra.
All'età di 1-3 anni i piccoli possono cominciare a muoversi e a giocare sulla sabbia e nel mare, protetti da un filtro adeguato (occorre partire da una protezione elevata, ad esempio 30). Dopo i 3 anni e fino ai 7-8, il margine di libertà diventa più elevato, ma è comunque sempre opportuno fare una pausa all'ora di pranzo e ritirarsi all'ombra.
La crema
di protezione va spalmata almeno ogni due ore su tutto il corpo (ci
sono molte creme colorate che consentono di controllare se la crema è stata
spalmata correttamente e se è andata via dopo il bagno) e non si deve mai
rinunciare alla protezione del cappello.
Per
i primi 3-4 giorni si può usare un indice di protezione 30 per gambe e braccia
e uno schermo totale per spalle, torace e viso (attenzione anche alle orecchie
ed ai piedi!); poi l'indice 30 va bene per tutto il corpo e dopo una settimana
si può passare a 15-20 e così via.
Attenzione anche alle irritazioni da sudore, spesso scambiate per allergie o malattie infettive. Il bagno può essere fatto quando e quanto il bimbo vuole, ma se il bambino è molto piccolo conviene gonfiare una piccola piscina di plastica, riempirla di acqua dolce e farla scaldare al sole.
Attenzione anche alle irritazioni da sudore, spesso scambiate per allergie o malattie infettive. Il bagno può essere fatto quando e quanto il bimbo vuole, ma se il bambino è molto piccolo conviene gonfiare una piccola piscina di plastica, riempirla di acqua dolce e farla scaldare al sole.
Comunque
sono gli adulti a rischiare quando fanno il bagno lontani dalla riva dopo un
pasto eccessivo; il bambino che gioca a due metri dalla riva dopo aver mangiato
un pezzo di pizza non corre alcun pericolo. Quanto alla durata del bagno, non
c'è una regola: si deve controllare che le labbra del bambino non cambino
colore e osservare le palme delle mani, che non devono sembrare 'raggrinzite'.
Integratori e vitamine
In estate si può cominciare a somministrare (dai tre anni in su) integratori a base di carotene e vitamina E, scegliendo i prodotti con il consiglio del pediatra.
L'eritema solare
Molti problemi, come pruriti e arrossamenti, e l'eritema solare, molto frequente nei soggetti che stanno poco all'aria aperta, possono essere evitati controllando adeguatamente l'alimentazione del bambino. D'estate è corretto mangiare in gran quantità vegetali, abolendo i grassi animali, i cibi molto cotti o fritti, i dolci molto elaborati. Sì quindi a frutta e verdura (pomodori e carote in special modo), alla pasta e al riso con pochi condimenti, ai gelati e allo yogurt, al pesce cotto a vapore, all'olio crudo.
Integratori e vitamine
In estate si può cominciare a somministrare (dai tre anni in su) integratori a base di carotene e vitamina E, scegliendo i prodotti con il consiglio del pediatra.
L'eritema solare
Molti problemi, come pruriti e arrossamenti, e l'eritema solare, molto frequente nei soggetti che stanno poco all'aria aperta, possono essere evitati controllando adeguatamente l'alimentazione del bambino. D'estate è corretto mangiare in gran quantità vegetali, abolendo i grassi animali, i cibi molto cotti o fritti, i dolci molto elaborati. Sì quindi a frutta e verdura (pomodori e carote in special modo), alla pasta e al riso con pochi condimenti, ai gelati e allo yogurt, al pesce cotto a vapore, all'olio crudo.
Superfluo
ricordare che l'acqua è sempre la bevanda migliore, ma anche i succhi poco
zuccherati vanno bene. Nei primi giorni si deve prestare particolare attenzione
al rischio di 'acetone': è sufficiente eliminare latte, formaggi e uova,
reintroducendoli in seguito nell'alimentazione del bambino.
Portate
sempre in borsa un kit da spiaggia: costumi di ricambio (meglio in cotone, poco
irritanti), una maglietta bianca per quando il sole 'picchia' più forte, un
cappello a tesa larga. Acqua naturale.
Uno stick a protezione totale per labbra e contorno occhi, fazzoletti alla
camomilla e aloe come pronto soccorso per le irritazioni. E per finire, un telo
di cotone leggero per 'costruire' una tenda intorno all'ombrellone.
Il vero pericolo è la disidratazione
Sì alle carote e a molti succhi di frutta, no ai grassi animali e ai cibi pesanti. E attenzione alle creme che si acquistano: non sono tutte uguali, meglio leggere la composizione e dare la priorità ai prodotti naturali acquistati in farmacia. Un richiamo ai genitori: attenti al sole, ma anche a tutto quello che circonda la vita del bambino in spiaggia. Se sono piccoli e non possono muoversi, mai lasciarli nel seggiolino in un luogo chiuso: servono aria fresca e liquidi per evitare il rischio di disidratazione.
Il vero pericolo è la disidratazione
Sì alle carote e a molti succhi di frutta, no ai grassi animali e ai cibi pesanti. E attenzione alle creme che si acquistano: non sono tutte uguali, meglio leggere la composizione e dare la priorità ai prodotti naturali acquistati in farmacia. Un richiamo ai genitori: attenti al sole, ma anche a tutto quello che circonda la vita del bambino in spiaggia. Se sono piccoli e non possono muoversi, mai lasciarli nel seggiolino in un luogo chiuso: servono aria fresca e liquidi per evitare il rischio di disidratazione.
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Le azioni sì, le azioni no
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Ö
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X
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Acqua a
volontà
Una scorta d'acqua, non gelata e non gasata, per bere e rinfrescarsi il viso e i capelli ogni volta che se ne sente la necessità, nonché per rimuovere sabbia e sale. |
Acqua
inquinata
I bambini sono più sensibili degli adulti all'inquinamento: prima di lasciarli bagnare, accertatevi che non ci siano divieti. |
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Un
cappellino
Un cappello di paglia per lei, una cloche di cotone per lui, indispensabili fino a 7-8 anni, e comunque anche per i più grandicelli nei primi giorni di sole. |
Forme
allergiche
Se il bambino soffre di eczemi, prurito ricorrente, forma allergiche che riguardano la pelle, consultate il pediatra prima di partire e fatevi indicare i prodotti migliori. |
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Integratori
alimentari
Sono utilissimi per il bambino fin da due mesi prima delle vacanze (carotene, vitamina E, potassio, zinco) consigliati dal pediatra. |
Cose
fritte
Non cedete - non tutti i giorni almeno - alla tentazione della ciambella, del bombolone o della pizza e delle patatine: i cibi grassi non vanno bene per l'estate. |
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Maglietta
bianca
Una T-shirt in cotone, meglio se bianca o comunque di colore chiaro, è l'ideale per proteggere il piccolo, anche quando è in acqua, nei primi giorni. |
Neonati
Non portate in spiaggia, se non al mattino presto o al tramonto, i neonati e i piccoli che non camminano: possono disidratarsi. |
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Giochi
Muoversi consente al bambino di autoregolarsi, ritirandosi all'ombra o chiedendo di rientrare quando il caldo si fa sentire. |
Costume
bagnato
Non lasciate il costume bagnato o pieno di sabbia troppo a lungo addosso ai bambini: meglio viaggiare con 2-3 ricambi, preferibilmente in cotone. |
Il fototipo del bambino
1.
Capelli
rossi o rossicci, lentiggini:
non deve abbronzarsi, occorre un filtro alto; evitare la permanenza in pieno
sole e l'esposizione dopo le 11.
2.
Capelli
biondo chiarissimo, pelle lattea, genitori biondi, occhi chiari: può abbronzarsi per gradi, filtri non totali
soltanto dopo la prima settimana.
3.
Capelli
biondo dorato, pelle rosata o ambrata, occhi scuri: può prendere il sole, protetto da creme adeguate e
dal cappellino.
4.
Capelli
bruni, castani, pelle olivastra:
si abbronzerà facilmente, ma ha bisogno di protezioni e non deve esporsi con
filtri inferiori a 10-12.
5.
Pelle
chiara, soggetta ad arrossamenti anche in inverno: poco al sole. Ricambi frequenti con abiti asciutti
in cotone e protezioni speciali.
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