mercoledì 20 agosto 2014

IL BAMBINO CHE NON DORME



Miss S ha smesso di svegliarsi la notte dall'età di 31 giorni.. Miss A ha fatto lo stesso dai quattro mesi in avanti. In compenso, ora che sono cresciute, le cose sono un po' cambiate: a Miss S basta la lettura di un capitolo del suo libro preferito per poi accoccolarsi da sola nel lettini, Miss A richiede quasi un'ora di ninna-nanna. Bilancio? Non so se esistono TRUCCHI  far addormentare un bambino. Di certo anche i piccoli hanno il loro bioritmo: c'è chi ha una maggiore attitudine al sonno, chi si addormenta con semplicità e chi è più nervoso.

Se si seguono alcuni rituali, i neonati di solito reagiscono bene: mettere luci soffuse dopo cena, evitare rumori forti e schiamazzi e di eccitarli con storie troppo fantasiose o con canzoni troppo allegre. Meglio seguire uno schema fisso tipo: bagnetto, pappa, ruttino, ninna-nanna, culla. I piccoli adorano la routine. Quando diventano più grandini si può aggiungere il rito del ‘saluto dei giocattoli', per far capire loro che è giunto il momento del riposo. Anche in questo caso, tenere in 
casa luci basse.
Lo mettete in culla è piange subito dopo? Controllate che non sia sudato, che non abbia caldo/freddo,che il pannolino sia pulito (nel caso cambiatelo), poi accarezzatelo e tornate a letto. Se piange ancora, andate nella sua cameretta, fatevi vedere, rassicuratelo  prendetelo in braccio e non sarà come molti pensano: la fine. Insomma poi accudire la coppia, ogni neonato e bambino e a sé e non esiste una regola comune per tutti, per cui il non far sentire la coppia sola e disorientata , proporre diverse strategie, finchè non individuino quella ideale, è il miglior metodo.

Di fronte ad un mondo che si omologa per tutto almeno all’inizio di una vita permettiamo ad un bambino di farsi comprendere perciò di essere compreso ed abbandoniamo tutte le teorie degli apprendisti stregoni che suggeriscono il metodo miracoloso.
 

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