NO ALLA VIOLENZA

LA VIOLENZA RAPPRESENTA UN IMPETO UNA FORZA O UNA AZIONE IN CUI SI SOPRAFFA' LA VOLONTA' ALTRUI CON MEZZI BRUTALI  O MINACCE.
IL LINGUAGGIO MEDESIMO LASCIA AMPIO SPAZIO ALLE POSSIBILITA' IN CUI LA VIOLENZA SI PUO' ESPRIMERE.
NON SEGUO IL CALCIO ,MA LA VIOLENZA CON LA QUALE SI E' APERTA LA PARTITA:NAPOLI-FIORENTINA NON HA BISOGNO DI MOLTE PAROLE, MA SOLO SDEGNO E PERPLESSITA' NEI CONFRONTI DELLA SOCIETA' IN CUI VIVIAMO; CERTAMENTE LA MASSA DELLE PERSONE PRESENTI NELLO STADIO ERA IMMUNE AI GESTI VIOLENTI CHE SI SONO CONSUMATI, MA CIO' NON CI PERMETTE DI DARE UNA GIUSTIFICAZIONE AL FATTO, VISTO CHE IL NOCCIOLO DEL PROBLEMA E' MOLTO PIU' PROFONDO.
SONO LE FONDAMENTA DI UNA SOCIETA' MALATA, CHE SE NON ALLO STADIO ESPRIME VIOLENZA CON LE PAROLE O CON GLI ATTEGGIAMENTI IN FAMIGLIA, CON IL PROPRIO VICINO DI CASA, CON UN ESTRANEO.
UNA SOCIETA' DI PERSONE INCAPACI DI SORRIDERE, MEDIARE,  DI VEDERE NEI SUOI SIMILI UN PEZZETTINO DI NOI.
DIRE STOP ALLA VIOLENZA FISICA E VERBALE, AGLI ATTEGGIAMENTI DELL'INDIFFERENZA, NON E' PIU' SUFFICIENTE: OGNUNO DI NOI DEVE IMPEGNARSI OGNI GIORNO A FAR PACE, PRIMO CON SE STESSO E POI CERCARE DI DIMOSTRARE CON ATTEGGIAMENTI, GESTI, MIMICA E PAZIENZA DI PORTARE A PARTIRE DAI BAMBINI, AI RAGAZZI, AGLI ADULTI, L'ESEMPIO DI VERI PORTATORI DI PACE.