lunedì 2 marzo 2015

Italiani sempre e ovunque anche nel parto

Partorire a casa una scelta della coppia, ma osteggiata dal sistema sanitario, anche in Piemonte dove è rimborsato in parte,

Vi porto degli esempi: ossitocina
L'ossitocina è un ormone che normalmente la donna produce durante il travaglio e nel dopo parto, ma in alcuni casi è un salvavita quando dopo l'espulsione della placenta vi sono delle perdite al di sopra della norma.
Nei protocolli di assistenza è obbligatorio averla con sè, ma fino ad alcuni anni fa era sufficiente acquistarla a basso prezzo in qualsiasi farmacia, oggi con le nuove normative è diventato farmaco esclusivamente ospedaliero.
Si riesce a recuperarla, ma sempre alla maniera italiana, ma non è giusto.
Gli ordini delle ostetriche sono fermi.
Altro esempio immunoglobuline, Necessarie se una donna mette al mondo un bambino con fattore Rh positivo per una sua eventuale futura gravidanza.
In questo caso è il caos: ogni struttura ha il suo meccanismo d'azione e non mi soffermo a raccontare le peripezie per avere una fiala di immunoglobuline.
Perchè tutto questo?
Mi dispaiae dirlo e molti la potrebbero leggere come polemica, ma penso che gli ordine delle ostetriche e soprattutto la federazione nazionale delle ostetriche si "venda " facilmente e tutto sommato non creda a questa possibilità per le coppie come invece esiste in altri paesi europei.
Per finire un'altra pecca del sistema è permettere ad ostetriche appena laureate o che non abbiano mai lavorato anche per un breve periodo in ospedale di poter, per mancanza di posti di lavori, accedere con spavalderia all'assistenza del parto a domicilio.

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